Veni, vidi, cognovi, per il ciclo di Masterclass musicali che da qualche mese porta avanti nei centri della Barbagia-Mandrolisai, lo scorso weekend ha fatto arrivare, direttamente da Bologna nelle cantine Fradiles, ad Atzara, il chitarrista Carmelo Pipitone. Pipitone è chitarrista eclettico e talentuoso, che – nonostante sia fondatore dei Marta sui Tubi, membro di superband come O.R.K. e Dunk e da qualche anno pure solista e produttore – ha mantenuto lo spirito creativo degli anni novanta, che lo hanno forgiato tra Marsala e Petrosino.
Sabato 28 e domenica 29 gennaio ha tenuto una Masterclass molto particolare, durante la quale ha raccontato la sua crescita come musicista, a partire proprio dagli anni degli esordi nelle cantine del marsalese, fino alle sue ultime esperienze soliste. In mezzo quindi c’è stato spazio per l’incontro con Giovanni Giulino e gli altri membri dei Marta, il loro esordio e tutta la gavetta fatta prima della notorietà nazionale, le prime esperienze con Colin Edwin, bassista dei Porcupine Tree e Pat Mastelotto batterista dei King Crimson, l’approdo a San Remo e una miriade infinita di racconti e aneddoti con i protagonisti più improbabili, da Moltheni, fino a Bugo e Lucio Dalla. Ci sono state poi le parentesi musicali, durante le quali ha raccontato l’evoluzione della sua tecnica chitarristica, a partire dai musicisti che lo hanno influenzato, e, in chiusura, uno spaccato del lavoro di produttore, con focus sulle fasi di incontro con la band, registrazione e missaggio.
Il nostro ruolo di media partner ci ha portato nuovamente nel centro della Sardegna per incontrare Carmelo e capire con lui, agli esordi nei panni di “docente”, che esperienza è stata l’iniziativa di Veni, Vidi, Cognovi. Ha scambiato due parole con lui Simone La Croce e questo è il video dell’intervista che ne è venuta fuori.
Ricordiamo la prossima masterclass ”Gheta Sonu!”, che sarà tenuta da Arrogalla sabato 11 e domenica 12 febbraio, e quelle che seguiranno, con Gino Marielli, Maurizio Pretta, Alessandro Pili, Perry Frank e Quilo di Sa Razza.
Un grazie particolare, ovviamente, a Carmelo, ma anche ai suoi sodali, Gianni e Gianmaria, a Giancarlo, Giorgia, Antonio e tutto lo staff della cantina Fradiles.